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06.08.2009 - Decodificato il genoma dell'Hiv "Così il virus si nasconde"
ROMA - La struttura del virus Hiv1, responsabile insieme all'Hiv2 dell'Aids, non ha più segreti. Segnando un passo in avanti importante nella comprensione della malattia e di come infetta l'uomo, un gruppo di scienziati dell'Università della North Carolina negli Stati Uniti, per la prima volta ne ha decodificato l'intero genoma, in uno studio che appare in copertina sull'ultimo numero di Nature e che promette di accelerare lo sviluppo di farmaci antivirali. Perché avere a disposizione la mappa genetica del virus significa comprendere meglio le strategie che mette in atto e che gli permettono di essere così sfuggente.
Il virus Hiv si suddivide nei due ceppi Hiv1 e Hiv2: il primo è più diffuso prevalentemente in Europa, America e Africa centrale, il secondo è localizzato soprattutto nell'Africa occidentale e Asia. Questo virus, spiegano gli autori della ricerca, coordinata da Kevin Weeks, proprio come nel caso dell'influenza, dell'epatite C e della polio, trasporta le sue informazioni genetiche attraverso un singolo filamento di Rna anziché i due filamenti del Dna. L'informazione codificata nel Dna è quasi per intero nella sequenza dei suoi nucleotidi, ovvero i costituenti elementari, paragonabili a "mattoncini". Ma l'informazione codificata nell'Rna è più complessa: l'Rna è abile a piegarsi in strutture più intricate e tridimensionali che si creano quando l'Rna si ripiega su se stesso come se fosse un nastro. Precedenti ricerche avevano ricostruito solo piccole regioni del genoma del Rna dell'Hiv, ma quest'ultimo è molto grande, composto da due filamenti di circa 10mila nucleotidi ciascuno.
Kevin Weeks e i colleghi hanno usato una tecnologia di analisi dell'Rna chiamata "Shape" per decodificare l'intera struttura del genoma del virus a livello di un singolo nucleotide. Come sospettato, la composizione dei nucleotidi influenza la produzione delle proteine, ma il team ha anche mostrato che le strutture dell'Rna influenzano molti passaggi nel ciclo infettivo dell'Hiv: come per esempio la traslazione e il ripiegamento delle proteine.
Lo studio ha numerose implicazioni, sia per sviluppare nuovi farmaci sia "per comprendere", sottolinea Weeks, "altri ruoli nel genoma dell'Rna che sono importanti per il ciclo di vita di questi virus". Non solo: grazie alla decodifica, gli scienziati guidati da Weeks hanno cominciato anche a comprendere quali sono i "trucchi" che il genoma usa per permettere al virus a non essere individuato nel corpo umano.
Fonte: Repubblica
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