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07.10.2008 - NOBEL: FAZIO, DIRE AI GIOVANI CHE AIDS NON E' SCONFITTO
"Soddisfazione" per il premio Nobel a Luc Montagner, che "ha reso l'Aids una malattia non piu' mortale", ma attenzione al messaggio, specie per i piu' giovani: di Aids non si guarisce, e malgrado i processi prodigiosi della medicina la qualita' della vita e' danneggiata anche pesantemente dalle terapie antiretorivrali. Il Sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio commenta cosi' l'assegnazione dei premi Nobel per la Medicina, che quest'anno hanno premiato proprio gli scopritori dell'Aids e del papillomavirus. "Tra i giovani c'e' una ridotta percezione del rischio - segnala Fazio - e non vorrei che l'enfasi data a questo meritatissimo Nobel faccia capire che l'Aids non e' piu' un problema, che e' una malattia curabile". E' vero, grazie anche al lavoro di Montagnier, che "l'Aids non e' piu' una malattia mortale, ma gli antiretrovirali sono una terapia pesante, che condiziona la qualita' della vita e soprattutto che dura tutta la vita". Quanto ai fondi per la ricerca, Fazio ricorda che in Italia la situazione e' buona: "Per la ricerca facciamo molto. La Commissione Aids ha stanziato 10 milioni di euro in due anni, credo non sia poco".
Fonte: La Repubblica
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