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05.08.2008 - Conferenza mondiale su Aids a Città del Messico. I piu colpiti: donne e giovani
Un appello drammatico, toccante, rivolto ai potenti di tutto il mondo fatto da una bambina, Keren Gonzales, onduregna e sieropositiva nel giorno dell'inaugurazione della conferenza mondiale sull'Aids aperta a Città del Messico. "Noi ragazze e ragazzi sieropositivi stiamo crescendo ed abbiamo tanti sogni - dice Keren con voce forte e chiara - molti di noi vorrebbero diventare artisti, medici, maestri. Chiediamo l'attenzione di cui abbiamo bisogno e le medicine che ci servono per vivere". Una battaglia "che si può vincere tutti insieme". Una standing ovation tutta per lei che ha sollevato uno dei problemi drammatici dell'Aids: quello dell'informazione, ancora quasi del tutto inesistente in molti paesi del terzo mondo; un accesso alle cure ancora negato ai paesi africani e dell'America centrale.
Ma i morti per Aids sono i calo: 2 milioni lo scorso anno, 200mila in meno del 2005; 7.500 i nuovi infetti ogni giorno mille dei quali bambini al di sotto dei 15 anni. In un decennio passi avanti per la cura di questa epidemia sono stati fatti. Ma non è così per ogni paese: ed appare ancora lontano l'impegno dell'Onu di curare tutti allo stesso modo entro la fine del 2010. I pazienti sieropositivi hanno guadagnato oltre 10 anni di vita per i nuovi farmaci.
Ma molti problemi per questa malattia restano: segna il passo ancora in molti paesi la discriminazione della malattia specie tra gli omosessuali; l'informazione sull'uso del preservativo, sulla prevenzione in generale deve essere, più costante, è stato detto a Città del Messico, altrimenti l'Aids non si ferma.
Fonte: TG5
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