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04.12.2007 - HIV: CRESCE L’INCIDENZA CONTAGIO TRA ULTRASESSANTENNI
Altro che una malattia che colpisce prevalentemente i giovani. L’Hiv, anche in Italia, fa breccia anche nelle generazioni più “mature”.
E’ quanto risulta dai dati pubblicati recentemente dal Centro operativo anti-Aids (Coa) dell'Istituto superiore di sanità (Iss), in occasione del 52esimo Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) che si è tenuto a Firenze.
Dalla ricerca risulta che sono stati 4.300 i nuovi casi di contagio nel nostro Paese nel 2004, di questi 1.400 coinvolgevano ultrasessantenni.
E il trend si è mantenuto inalterato negli ultimi anni. Questo nuovo fenomeno sarebbe stato favorito - oltre che dalla maggiore efficacia delle cure farmacologiche - anche dall’allungamento della vita media e dalla conseguente possibilità da parte degli anziani di poter avere un’attività sessuale anche quando sono in là negli anni. Ma, secondo gli esperti, la scoperta della sieropositività in età più adulta comporta rischi di emarginazione sociale molto spinti con ricadute psicologiche devastanti, imputabili soprattutto a famiglie che spesso decidono di abbandonare a se stesso l’anziano piuttosto che occuparsene.
Non è raro che pazienti anziani, ricoverati per sospette polmoniti, una volta scoperto il contagio, siano letteralmente abbandonati dalle loro famiglie. Per ovviare a questo fenomeno, sono state create comunità o case alloggio specifiche dove i pazienti possono essere seguiti sia sotto il profilo medico che psicologico.
di Linda Parrinello
(fonte: www.sieropositivo.it)
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